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Turisti cinesi e servizi tecnologici

Sentiamo spesso dai media parlare della vocazione all’ospitalità dell’Italia in quanto Paese turistico per eccellenza. Ma oggi è lecito chiedersi: l’Italia è davvero un Paese per qualsiasi tipo di turista?

La risposta non è banale. Prendendo come spunto di riflessione un articolo del Sole 24 Ore, uscito il 19/01/2018 e scritto da Laura Cavestri, notiamo per esempio che l’Italia è in ritardo per quanto riguarda l’efficienza di servizi tecnologici come pagamenti digitali e la presenza di connessione wi-fi all’interno delle strutture.

Entrambi questi fattori allontanerebbero i turisti cinesi, la cui presenza in Italia si attesta intorno al milione e mezzo di unità. Il funnel di acquisto di un soggiorno da parte di un turista cinese è completamente digitalizzato ed è particolarmente legato a quelli che sono i social media locali come Tencent, Wechat e Tuniu.

Il turista cinese può contare su una proposta varia?

Come si legge nell’articolo, “…tra hotel, aeroporti e città, le istituzioni che hanno il bollino “Welcome chinese” non sono più di 300”. Come possiamo capire da questo dato, l’offerta destinata a un’utenza cinese è alquanto risicata.

Possiamo però dire che sebbene i numeri degli spostamenti da Cina a Europa siano in aumento, anche in virtù della promozione da parte del governo cinese verso il turismo estero, dall’altro lato i riscontri in Italia stentano a decollare.

Se da una parte i cinesi sono in vetta alle classifiche come numero di viaggiatori, il Bel Paese si dimostra ancora indietro da questo punto di vista. Inoltre la Cina guida la classifica come nazione top-spender per il turismo internazionale.

Quali sono i benefici per l’Italia?

Al di fuori delle classiche città d’arte, il Paese rischia di rimanere in retroguardia, soprattutto se si conta che molti dei voli internazionali arrivano a Parigi, Londra, Barcellona e Francoforte.

Per di più l’Italia, nonostante il patrimonio a disposizione, rischia di diventare il fanalino di coda in Europa in quanto incapace di dare una spinta decisiva, sia per quanto riguarda l’accoglienza del turista cinese, sia per quanto concerne la capacità di calamitare gli investimenti made in China.

Come invertire questa tendenza?

Sempre più volte abbiamo rimarcato la necessità di personalizzare l’offerta ricettiva in base all’utenza che si tende a ricevere. Se vogliamo ospitare, dall’altro lato dobbiamo sforzarci di prendere consapevolezza della cultura e delle abitudini del popolo che ospitiamo.

Nel dettaglio, la prima cosa da fare è investire affinché la propria presenza sia percepita dall’utenza. Essere cioè presenti online con un sito in lingua, presidiare i luoghi in cui si trovano gli utenti, quindi i social media, raggiungere le certificazioni che consentono di caratterizzare la propria struttura come Chinese Friendly.

Prevedere che le modalità di pagamento avvengano in base alle abitudini della clientela cinese. Il turista cinese non paga cash: quindi, se desiderate ospitare una clientela di questo genere, le operazioni devono poter avvenire in maniera digitale.

Secondo un’indagine condotta da Ipsos per Hotel.com, effettuata nel maggio del 2016 e avendo come campione turisti tra i 18 e i 54 anni, è risultato che il 72% dei turisti cinesi ha bisogno di rimanere connesso. Significa quindi che se la propria struttura non dispone di un’adeguata copertura wi-fi, difficilmente potrà essere scelta da un turista di questa nazione.

La lingua rappresenta un altro ostacolo fondamentale, perché non tutti i viaggiatori sono a conoscenza di un idioma europeo: il turista cinese parla principalmente il mandarino. Per colmare questo gap sarebbe ideale avere all’interno dello staff una o più persone in grado di comunicare in mandarino con gli ospiti.

Oltre a ciò, bisogna adeguare la propria segnaletica fornendo la possibilità al turista cinese di ambientarsi e muoversi in maniera autonoma all’interno dell’hotel prescelto per il soggiorno.

Un menù tradotto in mandarino, se si offre anche il servizio in camera e quello di ristorazione, è sempre opportuno per facilitare le ordinazioni e limitare gli equivoci. Meglio ancora se questa esperienza è veicolata tramite applicazioni digitali che consentono una minor possibilità di incorrere in errori.

Un altro dato importante riguarda le amenities da trovare in camera. Sarebbe impensabile ospitare un cinese all’interno di una stanza in cui non è presente un bollitore per prepararsi in piena autonomia un the o una bevanda calda quando se ne sente la necessità.

Secondo la ricerca condotta da Hotel.com, il 42% degli intervistati apprezza questo piccolo comfort, molto significativo per il turista cinese, in quanto consente, anche in vacanza, di mantenere alcune abitudini di casa.

In particolare, tra i bollitori presenti nel catalogo Fas Italia troviamo diverse soluzioni che ben si adattano alle esigenze del turista cinese. Anzitutto nel catalogo sono presenti bollitori elettrici con diverse finiture: in acciaio, bianco e nero. Si possono trovare prodotti di diversa capienza, da 1lt, 0,6lt, e il modello da 0,5lt o diverso wattaggio.

La scelta deve essere operata scegliendo un prodotto che ben si adegua, per caratteristiche estetiche e funzionali, al tipo di camera e alla frequenza d’uso. In aggiunta, i bollitori elettrici di Fas Italia possono essere coordinati a prodotti a vassoi o basi attrezzate per bollitori che possono essere realizzate artigianalmente.

Il bollitore elettrico, quindi, può essere coordinato a vassoi che consentono all’ospite di preparare il the o qualsiasi altra bevanda calda evitando che i liquidi possano accidentalmente bagnare le superfici sottostanti oppure il pavimento, in particolare se sono presenti rivestimenti come moquette.

Possono coordinarsi ai bollitori anche diversi tipi di portabustine dove riporre la selezione di filtri e tipologie di bevande. Particolarmente adatti sono i portabustine in bamboo, che con il loro colore in legno chiaro ben richiamano la Cina, visto che la pianta è proprio originaria di questi luoghi.

Per chi punta a una soluzione salvaspazio ma di grande impatto visivo ed eleganza, possiamo proporre il vassoio per bollitore con cassetto. Questo prodotto consente di riporre al sicuro e al riparo da agenti esterni le bustine e i filtri, nonché di collocare all’interno di quest’ultimo zucchero e snack. In più, grazie al foro di inserimento per il passaggio del filo, consente di collocare il bollitore in maniera ordinata senza avere a vista fili antiestetici.

Infine, sarebbe in linea con le esigenze del cliente far trovare in camera le classiche ciabattine d’albergo, altro piccolo comfort molto apprezzato dal popolo cinese.

Il settore dell’ospitalità è sicuramente una risorsa importante e strategica per tutto il Paese. Puntare su mercati emergenti e guadagnarsi un posto di tutto rispetto all’interno di questi ambiti costituisce sicuramente un passo importante per tutta l’economia italiana. Il settore ricettivo, pertanto, non può rimanere indifferente al richiamo di un turismo in espansione come quello che riguarda la Cina.

Di Stefano - Fas Italia

Mi occupo di forniture di accessori e arredamento per il settore ricettivo dal 1983, una passione che coltivo con dedizione e costante aggiornamento. Amo restare al passo con le novità e le tecnologie emergenti, esplorando soluzioni che possano valorizzare l'esperienza degli ospiti e ottimizzare l'efficienza delle strutture alberghiere. Partecipo regolarmente, come azienda sponsor, a eventi formativi per il settore alberghiero, un'opportunità preziosa per approfondire le tematiche chiave del settore e contribuire alla crescita professionale della comunità.