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Non cambi Tv con il sistema Micro Line: come funziona per il digitale terrestre

Sistema Micro Line: cos’è e come funziona per gli albergatori?

Dallo scorso 20 ottobre, il segnale TV è cambiato. Tutti i canali passano dallo standard DVB-T a quello DVB-T2.

Per chi opera nel settore, significa cambiare ogni singolo televisore, oppure valutare se inserire un decoder, valutando i pro e i contro.

Infine, il gestore è costretto ad affrontare questa spesa senza incentivi. Questi sono previsti solo per l’uso domestico.

Come funziona il sistema Micro Line e perché è la soluzione migliore?

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Televisioni con il nuovo Digitale Terrestre

Il mondo delle televisioni sta per subire un’ulteriore rivoluzione: dal 2018 al 2022, su tutto il territorio nazionale, ci sarà l’integrazione di un nuovo segnale digitale terrestre.

Dall’approvazione del testo normativo definitivo fino al completamento della diffusione del segnale di seconda generazione, quindi, passeranno diversi anni, perché il passaggio al nuovo segnale sarà graduale, così come fu per l’integrazione del primo digitale terrestre, quindi lo switch sarà effettuato regione per regione ed emittente per emittente.

L’avvento del nuovo segnale, inoltre, consentirà il debutto delle reti mobili a banda ultra larga 5G. La vera rivoluzione sta nel fatto che il nuovo digitale terrestre consentirà alle emittenti di trasmettere gli stessi canali, anche in qualità maggiore, su una minore quantità di frequenze rispetto ad ora, adeguandosi così agli standard imposti dalla normativa europea.

Che cosa succederà alle televisioni acquistate prima del 2017? Il nuovo segnale digitale, chiamato Dvb-T2, che sarà più evoluto rispetto a quello attuale, manderà in pensione i decoder e in parte i televisori acquistati prima del 2017, a meno che a questi ultimi non sia associato un decoder apposito.

Mentre per gli utenti domestici la questione dell’adozione di un decoder piuttosto che l’acquisto di un nuovo televisore è praticamente soggettiva, nel caso di strutture alberghiere è evidente che la cosa non è così semplice.

Innanzitutto, se si sceglie di installare un decoder, per sopperire al problema della ricezione del segnale, allo stesso tempo si offrirebbe all’ospite la scomodità di dover interagire con due telecomandi.

Se nella propria struttura si ospita una clientela anziana o comunque poco pratica nell’uso della tecnologia, è chiaro che l’uso di due telecomandi potrebbe risultare un impaccio. Non solo l’ospite sarebbe svantaggiato, ma anche il personale d’albergo avrebbe delle difficoltà perché si troverebbe più volte a dover spiegare l’utilizzo della televisione, questione che potrebbe diventare ancora più delicata nel caso in cui queste istruzioni debbano essere fornite in una lingua straniera.

In tal senso, per venire incontro alle esigenze dei partner, Fas Italia già da circa due anni propone i nuovi modelli di televisore per alberghi a marchio Samsung e Philips che soddisfano i requisiti di ricezione del nuovo segnale digitale terrestre Dvb-T2, con tutte le funzioni per Albergo.

Nel dettaglio, nel nostro catalogo sono presenti i televisori Samsung della serie Hotel Mode e Philips Easy Suite. Questa tipologia di prodotto nasce proprio per il settore dell’hotellerie. Oltre alle caratteristiche più comuni che troviamo in un prodotto del genere, come la limitazione del volume e altre funzioni multimediali, figurano performace e qualità video superiori rispetto all’attuale visione.

In più, la varietà di modelli dai 24” ai 48” consente di scegliere il televisore più adatto agli spazi presenti in camera o nelle sale comuni.

Se da un lato la user experience sarà arricchita da una visione più nitida e da una maggior definizione di particolari, allo stesso tempo l’imprenditore alberghiero non può farsi trovare impreparato su questa nuova importante rivoluzione che investirà il mondo della televisione.

In particolare, nel caso in cui si abbia la necessità di sostituire gli apparecchi nelle camere e nelle sale comuni, sarà fondamentale iniziare a programmare tale spesa, così da provvedere alla sostituzione graduale delle televisioni ammortizzando l’investimento.