Al momento non esiste un sistema che sia universalmente accettato, all’interno del settore ricettivo, che comunichi l’ecosostenibilità di una struttura ricettiva. Tuttavia, non è un titolo di cui qualsiasi struttura può fregiarsi senza averne diritto.
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Nel cambio delle abitudini ha inciso sicuramente un’ispirazione di tipo ecologico, che parte in alcuni casi dall’aver sperimentato la fruizione del panorama naturalistico, che ha rappresentato un input per un approccio più rispettoso dell’ambiente. Più della metà dei partecipanti sono stati spinti da una consapevolezza dell’impatto distruttivo che il turismo non responsabile ha sull’ambiente.
Come abbiamo visto finora il turismo sostenibile richiede un riadattamento del proprio business, che comporta un notevole sforzo. Ci sono diversi fattori economici che spingono il settore ricettivo verso la sostenibilità.
In passato, la massimizzazione del profitto, spesso superava le effettive potenzialità del territorio. Il turismo non diventava risorsa per le popolazioni autoctone, ma apportava danni al territorio e i mesi turistici venivano vissuti come una sorta di assedio. Vediamo alcuni esempi pratici.
C’è un percorso obbligatorio che porta un albergo a diventare una struttura ricettiva ecosostenibile. Un primo passo è sicuramente quello di abbattere drasticamente gli sprechi alimentari. Viviamo in una società che ha creato il mito dei consumi e dell’abbondanza, basta osservare la quantità di cibo che ogni giorno viene riversata nel cassonetto, in primis tra i rifiuti domestici, poi tra quelli delle catene della grande distribuzione, fino, naturalmente al settore della ristorazione e dell’ospitalità.
Anche le camere dal design più accurato devono fare i conti con un elemento dissonante: lo schermo spento del TV. Una macchia nera rettangolare che non si armonizza quasi mai con l’arredo. Immagina l’espressione dei tuoi ospiti se, entrando per la prima volta nella loro camera, trovassero in bella vista un dipinto famoso. Tutto questo è possibile con The Frame di Samsung, che trasforma lo schermo spento del TV in una galleria d’arte digitale tutta da ammirare.