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Sanificare gli ambienti – pro e contro dei vari sistemi (Parte 2)

Nebulizzatori

Nebulizzatore

Maneggevoli e pratici, subito pronti all’uso, basta inserire nel serbatoio il detergente da diluire con acqua o già diluito, permettono una nebulizzazione molto fine che consente una distribuzione omogenea del prodotto su tutte le superfici. Utilizzabili con vari disinfettanti, detergenti, igienizzati purché non oleosi. Ci sono nebulizzatori con motore incorporato nello spruzzatore o con motore separato, o anche modelli carrellati. Per uso esterno è consigliato anche il modello a batteria.

Che prodotti utilizzare per sanificare con i nebulizzatori?
I principali prodotti sanificanti accettati e consigliati sono: prodotti a base di cloro* (es. ipoclorito di sodio 0,1%) > sgrassante oltre che igienizzante. Consigliato per pulizia di sanitari, cucine, utilizzabile su pavimenti di ceramica e gres. Da non utilizzare su marmi, vetro o sugli schermi delle televisioni in quanto opacizza. Perossido di Idrogeno allo 0,5% > prodotto universale adatto in pratica su tutte le superfici, anche le più delicate, compreso tessuti, tende, sedute, moquette. Alcool al 70% > in questo caso il prodotto nebulizzato si asciuga più rapidamente rispetto all’utilizzo di uno spruzzino in quanto è nebulizzato, in ogni caso non è molto adatto a materiali che assorbono come tessuti o legno. Risulta invece idoneo per vetri, specchi, arredi, sanitari, acciaio e non lascia aloni. Consigliamo sempre di effettuare delle prove in angoli meno visibili prima di procedere alla nebulizzazione competa.

  • Come funziona: le macchine nebulizzatrici fanno passare la sostanza a pressione dal serbatoio, scindendola in particelle microscopiche. L’utilizzo di questa tecnica con i prodotti igienizzanti, studiati per avere azioni mirate contro specifiche sostanze, batteri o virus, rende un buon risultato per la disinfezione di ambienti specifici.
  • Dove utilizzarlo: In pratica ovunque interno ed esterno in quanto ci sono modelli dotati con sistemi di alimentazione a batterie per essere anche all’esterno, come ad esempio cabine, lettini ecc.
  • Pro: velocità nell’esecuzione, utilizzabili anche all’esterno, possibilità di sanificazione mirata in quanto il getto è diretto dall’operatore e quindi non ci sono sprechi. Buona riuscita in ambienti comuni dove può facilmente depositarsi.
  • Contro: la sanificazione con nebulizzatore è consigliata negli ambienti con presenza limitata di tessuti o arredi pregiati, perché seppur poco questo sistema tende a inumidire le superfici. La sanificazione deve essere effettuata manualmente da persona formata dotata di dispositivi di protezione individuale. Intralcio del cavo di alimentazione o del tubo erogatore. Un minimo di manutenzione di pulizia della macchina.
  • Tempo medio di sanificazione di una camera: dipende dalla velocità dell’operatore e dalla grandezza della stanza e dall’arredo e suppellettili presenti, mediamente pochi minuti.
  • Tempo di attesa indicativo prima di poter utilizzare la camera: dipende dell’igienizzante utilizzato, comunque almeno 15-20 minuti.
  • Costi: $

Generatori di vapore secco

Generatore di vapore a secco

Esistono vari modelli di vaporizzatori a secco, forse la marca più conosciuta nel settore alberghiero è la marca Polti, per il modello dedicato alla lotta contro le cimici. La particolarità di Polti Sani System Pro risiede nel vapore quasi del tutto privo di particelle liquide che fuoriesce in maniera più diffusa sotto forma di nuvola, avvolgendo le superfici da sanificare senza bagnarle e permettendo una rapida evaporazione. La disinfezione avviene senza contatto perché il vapore viene erogato da una distanza di circa 10 cm. Polti Sani System Pro può essere utilizzato su tutte le superfici, i tessuti e gli oggetti.

  • Come funziona: il vapore secco è semplicemente aria riscaldata che viene diffusa sulle superfici. La sua efficacia è dovuta all’alta temperatura che riesce a uccidere virus e batteri.
  • Pro: Uccide fino al 99,999%* di virus, germi, batteri. Non bagna, il vapore quasi del tutto privo di particelle liquide. Può essere utilizzato su tutte le superfici compreso i tessuti. Pulisce e sanifica in profondità. Non richiede particolari attenzioni nel suo utilizzo non utilizzando prodotti chimici. Si può entrare subito nella stanza sanificata. Il ministero della saluta lo riporta come probabili miglior sistema di sanificazione di abiti e quindi di tessili.
  • Contro: Sono macchine professionali che hanno un costo correlato. Abbastanza ingombranti.
  • Tempo medio di sanificazione di una camera: dipende dalla velocità dell’operatore e dalla grandezza della stanza e dall’arredo e suppellettili presenti, mediamente pochi minuti.
  • Tempo di attesa indicativo prima di poter utilizzare la camera: Nessun tempo di attesa.
  • Costi: $$$$

Da ricordare che la corretta procedura di sanificazione prevede questi passaggi (da Ministero della Salute, Direzione Generale della prevenzione sanitaria ufficio 4):

  • Pulizia
  • Disinfezione diretta delle superfici esposte
  • Trattamento di sanificazione con sostanze generate in situ (Per “in situ” si intendono i principi attivi generati nel luogo di utilizzo da uno o più precursori, come ozono, perossido d’idrogeno, cloro attivo) a completamento ed ottimizzazione delle procedure di pulizia e disinfezione.
  • Adeguata areazione dei locali

  *da http://www.salute.gov.it

La percentuale di cloro attivo in grado di eliminare il virus senza provocare irritazioni dell’apparato respiratorio è lo 0,1% in cloro attivo per la maggior parte delle superfici. Anche per la disinfezione dei pavimenti si possono usare prodotti a base di cloro attivo. Si consiglia in particolare prima della detersione di passarli con un panno umidito con acqua e sapone per una prima rimozione dello sporco più superficiale. 
Vediamo nel dettaglio le giuste diluizioni dei prodotti.

Prodotti a base di cloro: come arrivare alla diluizione dello 0,1% in cloro attivo
Tra i prodotti a base di cloro attivo utili per eliminare il virus c’è la comune candeggina, o varechina, che in commercio si trova al 5-10% di contenuto di cloro. Dobbiamo quindi leggere bene l’etichetta del prodotto e poi diluirlo in acqua nella giusta misura.
Ecco degli esempi:
Se utilizziamo un prodotto con cloro al 5% per ottenere la giusta percentuale di 0,1% di cloro attivo bisogna diluirlo cosi:

  • 100 ml di prodotto (al 5%)  in 4900 millilitri di acqua

oppure

  • 50 ml di prodotto (al 5%) in 2450 millilitri di acqua

Servizi Igienici
Per i servizi igienici (gabinetto, doccia, lavandini) la percentuale di cloro attivo che si può utilizzare e’ più alta: sale allo 0,5%. Anche in questo caso va letta bene l’etichetta del prodotto prima di diluirlo in acqua per ottenere la giusta proporzione.
Ecco degli esempi:
Prodotti a base di cloro come arrivare alla diluizione dello 0,5% in cloro attivo
Se si utilizza un prodotto con cloro al 5% (es: comune candeggina o varechina ) per ottenere la giusta percentuale dello 0,5% di cloro attivo bisogna diluirlo cosi:

  • 1 litro di prodotto in 9 litri di acqua

    oppure

  • 1/2 litro di prodotto in 4,5 litri di acqua

    oppure

  • 100 ml di prodotto in 900 millilitri di acqua

Sia durante che dopo le operazioni di pulizia delle superfici è necessario arieggiare gli ambienti.

Parte 1 disponibile al seguente link: https://www.impresahotel.it/soluzioni-coronavirus/sanificare-gli-ambienti-pro-e-contro-parte-1/

Di Stefano - Fas Italia

Mi occupo di forniture di accessori e arredamento per il settore ricettivo dal 1983, una passione che coltivo con dedizione e costante aggiornamento. Amo restare al passo con le novità e le tecnologie emergenti, esplorando soluzioni che possano valorizzare l'esperienza degli ospiti e ottimizzare l'efficienza delle strutture alberghiere. Partecipo regolarmente, come azienda sponsor, a eventi formativi per il settore alberghiero, un'opportunità preziosa per approfondire le tematiche chiave del settore e contribuire alla crescita professionale della comunità.