L’igiene è un problema più che mai attuale, in particolare per tutte quelle attività che hanno a che fare con il pubblico, come le strutture ricettive, che devono mettere in atto tutte le procedure idonee a contrastare il Coronavirus e dotarsi di dispositivi di protezione.
Il credito d’imposta al 65% per la riqualificazione e il miglioramento delle strutture ricettive turistico-alberghiere è stato prorogato fino al 2021.
Quest’agevolazione sulle ristrutturazioni edilizie degli alberghi è una delle misure di sostegno al turismo, particolarmente colpito dall’emergenza sanitaria, previste dal decreto agosto.
Come ben sappiamo, sono diverse le superfici della camera che vengono spesso toccate e che quindi possono diventare veicolo di diffusione di virus e batteri. Nei post precedenti abbiamo visto degli oggetti che consentono di facilitare l’opera del personale addetto alle pulizie: adesso segnaliamo alcune accortezze da prendere per una corretta igiene in albergo.
Per far ripartire il turismo italiano, colpito dagli effetti del lockdown è stato introdotto il Bonus Vacanze 2020.
Il Decreto Rilancio all’art. 176 ha infatti inserito, per il periodo d’imposta 2020, un credito a favore dei nuclei familiari con ISEE fino a 40 mila euro.
Nessun albergo, neanche quelli di fascia alta, è immune da agenti patogeni. Questo aspetto deve spingere l’albergatore a prendere le contromisure adeguate a rendere la camera sicura.
Il servizio della colazione e quello di ristorazione sono due tra gli elementi più sensibili, perché si entra in contatto con tante diverse situazioni di rischio.