Il cliente, pur pagando la camera, si sente un ospite e desidera quindi essere ben accolto. Rimane perciò difficile considerare un segno di ospitalità o di benvenuto ad un cliente quando, al suo arrivo, entrando in camera non dovesse trovare niente con cui dissetarsi.
È quindi normale che il cliente, entrando in una camera pur ben arredata, pulita e ricca di optional (aria condizionata, TV, Wi-Fi), rimarrebbe deluso dall’accoglienza se trovasse il minibar vuoto.
Anche trovare il minibar con prodotti di marche sconosciute non favorisce certo la buona impressione dell’albergo che lo ospita, ancora peggio se all’interno trovasse prodotti scaduti: questo squalificherebbe certamente l’immagine dell’albergo.
Sicuramente sarà diverso il risultato quando, aprendo lo sportello, il cliente troverà una buona scelta di bevande invitanti e “leccornie”, prodotti di qualità, freschi, di marche conosciute, ben posizionati con le etichette rivolte verso l’esterno. Questo, oltre che a un gradevole aspetto estetico, facilita la velocità nella scelta del prodotto e quindi una minor dispersione del freddo, con conseguente risparmio sul consumo di energia.
È opportuno pensare al minibar come a un servizio veramente indispensabile, non deve essere dimenticata infatti la possibilità che il frigo possa essere utilizzato da alcuni clienti anche in modo improprio, ad esempio per conservare momentaneamente medicinali o alimenti per neonati: questo sarebbe un servizio apprezzato per chi avesse queste necessità.
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