Per far ripartire il turismo italiano, colpito dagli effetti del lockdown è stato introdotto il Bonus Vacanze 2020.
Il Decreto Rilancio all’art. 176 ha infatti inserito, per il periodo d’imposta 2020, un credito a favore dei nuclei familiari con ISEE fino a 40 mila euro.
Si tratta di un’agevolazione utilizzabile dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 per il pagamento di servizi offerti in ambito nazionale dalle attività ricettive come Alberghi, Agriturismi e Bed & Breakfast.
L’obiettivo del bonus è aiutare non solo il consumatore ma anche le strutture turistiche che si sono adeguate dal punto di vista delle procedure per gestire al meglio la ripartenza.
Bonus Vacanze per alberghi: è davvero un’opportunità?
Purtroppo per chi opera nel settore alberghiero, già costretto per vari motivi a mesi di fermo, l’operazione Bonus Vacanze non si è rivelata poi una soluzione ideale.
Il problema principale nel settore ricettivo consiste nella mancanza di liquidità dovuta al periodo di chiusura e alla mancanza di clientela, accettare quindi i buoni rispetto al denaro riduce ancora di più la liquidità. Un altro aspetto che non ha favorito l’accettazione di questi buoni da parte degli albergatori è la difficoltà nel recuperare questi buoni tramite il credito di imposta in quanto lavorando in molti casi al di sotto del 50%-70% rispetto al 2019, dovranno pagare di conseguenza meno tasse.
È necessario inoltre considerare che le spese di gestione, i fornitori, ecc. devono essere pagati, per cui non incassando la quota del Bonus verrà a mancare un’ulteriore liquidità.
Le strutture possono perciò scegliere di accettare i bonus con limitazioni (ad esempio solo per soggiorni di una settimana) e, una volta dato il via libera al bonus, possono scegliere di compensare il suo ammontare con imposte locali e contributi o in alternativa cederlo a terzi come banche e finanziarie ma anche fornitori per effettuare acquisti di materiale e attrezzature necessarie alle strutture e trasformare così subito in liquidità i Bonus Vacanza incassati. Fas italia è uno dei pochi fornitori che accettano in pagamento i Bonus Vacanze.
Cessione del credito: alcuni importanti passaggi
Hai deciso di cedere i tuoi crediti a soggetti terzi? Ecco alcuni importanti step da seguire all’interno della piattaforma della cessione del credito.
Nella sezione “Cessione dei crediti” sono visibili i crediti di cui l’utente è titolare (non utilizzati in compensazione tramite F24), che quindi possono essere ulteriormente ceduti a soggetti terzi, compresi i fornitori.
Per ogni riga, spuntando la relativa casella, è possibile indicare:
- l’importo del credito ceduto (che viene precompilato con l’importo massimo del credito cedibile, ma può anche essere indicato in misura inferiore);
- il codice fiscale del cessionario.
Per proseguire basta spuntare la casella in fondo alla pagina e cliccare sul pulsante “Cedi crediti selezionati”.
A questo punto bisogna confermare di voler proseguire con le operazioni selezionate, cliccando sull’apposito pulsante nella finestra di dialogo che apparirà.
Per confermare definitivamente la comunicazione della cessione, è necessario cliccare sul pulsante “Cedi” e inserire il proprio codice PIN nella finestra di dialogo che apparirà (tranne nei casi in cui l’accesso sia stato effettuato tramite SPID).
I crediti ceduti saranno visibili nella Piattaforma del cessionario, che potrà accettarli o rifiutarli.
Per maggiori informazioni puoi consultare il Manuale cessione crediti.
Cosa si può acquistare pagando con i Bonus Vacanze incassati? Ecco alcuni esempi per utilizzare subito i Bonus Vacanze:
Frigobar per hotel – Casseforti per hotel – Bollitori per hotel – Attrezzature anticovid per la sala colazione – Asciugacapelli – Carrelli – Linea Cortesia.
Un’opportunità da non perdere per rinnovare subito attrezzature o per completare la dotazione di prodotti anticovid. Una sorta di Barter, scambio diretto, fra le strutture ricettive e il fornitore, senza nessun costo aggiuntivo.
Come sempre Fas Italia si conferma un valido alleato degli albergatori.