Sembra un titolo scontato ma i turisti russi sono veramente innamorati del nostro paese per le sue bellezze naturali, per le città d’arte, per la moda, lo shopping e per l’enogastronomia.
I nuovi “outsider” del mercato turistico sono i cinesi, gli indonesiani e appunto i russi più vicini al nostro paese. Questa nuova categoria di clienti ha una notevole potenzialità sia in termini numerici (+257% negli ultimi 10 anni) sia in termini di spesa e può contribuire se non addirittura in alcuni casi risolvere i problemi di occupazione camere. In ogni caso puntare su questo mercato permette un’interessante diversificazione delle varie proposte che un albergo può mettere in campo.
La Russia è uno dei pochi paesi che negli ultimi anni sono in continua crescita economica e, oltre ad una classe già ricca, negli ultimi tempi è emersa una consistente classe media che ha soldi da spendere ed è interessata a viaggiare, soprattutto per il fatto che nei decenni passati non potevano farlo. Secondo indagini effettuate negli anni passati dall’agenzia del turismo italiana presso i tour operator russi, possiamo ricavare dati rilevanti sulla popolazione russa che è attiva nei viaggi turistici: così scopriamo che la classe di popolazione più attiva è quella tra i 35 e i 55 anni (42%), seguita dalla fascia più giovane, dai 21 ai 35 anni con il 28%.
Cosa cerca un ospite russo in Italia e soprattutto in albergo?
Nell’immaginario dei russi l’Italia viene vista come il centro di attrazione per l’arte, la moda e il turismo balneare, anche se iniziano a valutare anche le nostre proposte per le località invernali. Certamente sono molto apprezzati i soggiorni termali e centri benessere, la salute il relax e il benessere sono un obbiettivo comune ormai a tutti.
Altre attrazioni a cui possono essere interessati i russi sono i vari eventi culturali ma anche le feste tradizionali se ben promosse possono essere un motivo di attrazione. Come abbiamo detto anche l’enogastronomia, per cui siamo famosi nel mondo, è un’attrattiva su cui puntare. Quindi il primo obbiettivo sarà quello di fare leva su quelle opportunità che il luogo dove risiede la struttura offre: musei, moda, monumenti, feste, manifestazioni, natura, zone vinicole, particolari piatti culinari, ecc…
Certamente l’albergo deve essere strutturato per ricevere gli ospiti russi: non ci sono investimenti elevati da effettuare, solo particolari attenzioni per dare all’ospite russo la maggiore soddisfazione possibile, che potrà diventare il vostro ambasciatore nella sua città.
Il sito con una sezione in russo e depliant tradotti anche in russo sono i principali elementi per proporsi a questo mercato.
Dobbiamo anche considerare che il turista russo è considerato oggi il top spender dei turisti per cui vuole ricevere un trattamento di alto livello in termini di qualità e di servizi.
Partendo dal check-in che deve essere accurato e dettagliato ed è gradito che almeno alla reception ci sia personale che parla russo. Tradurre in russo le principali indicazioni e servizi, compreso il menu, se nella struttura e’ presente il ristorante, ed è in questo caso importante che fra i piatti sia sempre inserita almeno una minestra, perché la minestra sta a i russi come a noi italiani stanno gli spaghetti!
Cosa non deve mancare in una camera d’albergo che vuole ospitare clienti russi
La tv deve avere almeno un canale in russo per permettere all’ospite di rimane collegato al suo paese, il canale più seguito è Channel 1Russia, la principale emittente televisiva russa di carattere pubblico, nonché quella con la più vasta area di copertura.
Un altro dettaglio molto importate sono le ciabattine, in quanto i russi non entrano in casa con le scarpe per motivi culturali, per cui per non costringerli a camminare a piedi nudi in camera è opportuno far trovare il set ciabattine in camera come dotazione standard; eventualmente è meglio farle pagare che non averle.
In camera non deve mancare il bollitore visto che i russi amano consumare il the in qualsiasi momento della giornata.
Riviste e quotidiani in lingua russa sono elementi fondamentali per gli alberghi di lusso ma ancora più utile può rivelarsi una pratica app che consente al cliente di visionare su Tablet e Smartphone i principali quotidiani del mondo.
Considerando che i russi hanno un orario flessibile e vario per consumare i pasti sarebbe opportuno dotare il minibar di spuntini e bevande varie, compreso quelle alcoliche.
Un’idea che gli ospiti russi potrebbero apprezzare particolarmente è quello di attrezzare un angolo relax per la degustazione del the attraverso il samovar (ne esistono anche tipi elettrici), simbolo del focolare casalingo russo, dal quale ci si può versare il the concentrato dal rubinetto superiore, e diluirlo attraverso il rubinetto della parte inferiore. In Russia non è casa se non c’è il samovar, è l’equivalente del camino. Questo accorgimento fa la differenza per la particolare attenzione e dimostrazione di conoscenza della cultura tipica russa.
Un passaggio fondamentale per ogni hotel interessato alla clientela russa è quello di registrarsi su Russkiy Kliuch (significa Chiave Russa) che in pratica è diventato il sistema di classificazione alberghiero russo. Questo rating è un sistema indipendente creato da HVM ed è diventato ormai lo standard di fatto nel mercato russo.
Gli standard da 1 a 5 Luxury permettono al turista russo, già dalla visione del catalogo e/o del sito web dei principali operatori, di riconoscere nell’hotel la presenza di servizi ad hoc a lui dedicati, quali personale con conoscenza delle abitudini russe, materiale tradotto, riviste russe, personale madrelingua, ecc.
Essendo la classificazione orientata a standard russi può capitare che un albergo a 4 stelle possa essere classificato magari a 2 Russiy Kliuck, come potrebbe essere che un albergo a 2 stelle sia classificato con 3 Russiy Kliuck, tutto questo in base agli specifici servizi offerti ai clienti russi.
Per l’hotel essere classificato Russkiy Kliuch significa essere presente all’interno di un network composto da oltre 5.000 operatori e agenzie russe e ottenere una importante presenza sui media, tra i quali TV e testate giornalistiche generaliste e di settore, tutto questo si traduce in un incremento delle presenze provenienti dal mercato russo, poiché la clientela russa è anche un po’ diffidente, diffidenza che viene spazzata via dalla certificazione delle chiavi.