Accessibilità è una parola che in ambito turistico ha un significato particolare, perché si può riferire a una clientela molto variegata e completa.
La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, redatta nel lontano 1948, si fonda su principi quanto mai attuali, promuovendo l’uguaglianza tra gli individui e garantendo diritti quali la libera circolazione e il diritto al riposo e al tempo libero.
Questi concetti sono stati ripresi nella Convenzione ONU sui diritti delle Persone con disabilità, documento che risale al 13 dicembre 2006. In particolare, nel documento si fa riferimento specifico al Turismo accessibile e di come i membri degli Stati sottoscriventi la Convenzione debbano impegnarsi per ridurre la discriminazione assicurando l’inclusione delle persone con disabilità all’interno della società rendendo possibile l’accesso alle strutture sportive, ricreative e turistiche.
Possiamo quindi affermare che per Turismo Accessibile bisogna intendere l’insieme dei servizi e alle strutture, che consentono alle persone con bisogni speciali di poter fruire di una vacanza e del tempo libero in tutta tranquillità, vedendo abbattuti ostacoli e difficoltà, potendo trascorrere il proprio soggiorno in condizioni di autonomia, sicurezza e comfort, proprio in virtù del principio di uguaglianza.
Ciò che in linea di principio è espresso dai nobili documenti finora citati, sembra essere condiviso, ma non per questo messo, in pratica. Se in Europa il concetto è ancora nebuloso anche nel nostro paese le circostanze sembrano non giocare a favore del Turismo Accessibile.
Le stime, per l’appunto, non sono tra le più confortanti, dato che sono accessibili solo il 9% delle strutture ricettive europee. Eppure, la crescita potenziale potrebbe attestarsi al 44% nei prossimi anni se si attuassero misure in grado di rispondere alle esigenze dell’utenza.
In Italia, infatti, sono poche le strutture realmente accessibili e le necessità dei clienti sono pressoché sconosciute o incomprese. Il mercato, quindi, percepisce l’Accessibilità come un onore e non come un’opportunità per espandere la propria attività.
Anzitutto c’è da chiarire un punto fondamentale, chi sono coloro che dovrebbero beneficiare dell’ospitalità in strutture ricettive accessibili. Precisamente, sarebbe riduttivo pensare solo ai i turisti con bisogni speciali sono di diversa tipologia e tra questi possiamo includere:
- persone con disabilità motoria temporanea o permanente
- persone con disabilità sensoriale (ipovedenti, non vedenti, ipoudenti, non udenti)
- persone con disabilità intellettive
- famiglie con bambini
- donne in gravidanza
- persone obese
- persone che viaggiano con animali a seguito (siano essi disabili o non disabili)
- persone anziane
Come possiamo vedere l’utenza è abbastanza variegata e alcuni gruppi potrebbero presentare ulteriori approfondimenti. Secondo uno studio condotto da Eurostat si stima che il giro di affari legato al Turismo Accessibile coinvolgerebbe circa 127,5 milioni di persone, interessando, quindi, il 17% della popolazione europea.
Nel dettaglio c’è da considerare che gli Over 65 rappresenteranno un segmento di mercato interessante e destinato ad aumentare. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2040 nell’Europa Occidentale, il 28.1% della popolazione sarà costituita da over sessantacinquenni. Italia, visto il decremento della natalità e il costante invecchiamento della popolazione, questa percentuale raggiungerà il 32,6% con un’età media pari a 52 anni.
Perché il segmento del Turismo Accessibile risulta essere interessante? Tutto questo è spiegato in una ricerca promossa da Deloitte & Touche, Laurel Van Horne, dove si afferma che circa il 70% delle persone facenti parte del segmento dei turisti con bisogni speciali abbia le possibilità sia economiche sia fisiche di effettuare una vacanza.
Non approfittare di questa opportunità significa far sfumare una fonte di guadagno importante e, allo stesso tempo, rappresenta un’occasione persa per generare nuovi posti di lavoro e investire sul futuro ricettivo e turistico del nostro paese.
Altro fattore da tenere in considerazione è che questo segmento coinvolge persone che si spostano in piccoli gruppi. Per esempio, chi ha bambini piccoli si sposta in famiglia, talvolta accompagnati da nonni, babysitter, oppure si effettua il viaggio con amici. Nelle persone che presentano una forma di disabilità, ma che comunque presentano le capacità economico-fisiche per viaggiare, generalmente sono presenti altre due persone che la accompagnano (es: amico, genitori, altri parenti, accompagnatori specializzati).
La prossima sfida per il settore alberghiero sarà costituita proprio dal progettare e proporre strutture turistiche sempre più accessibili. L’Italia, infatti, non può più rimanere indietro, essendo un paese a forte vocazione turistica.
In tal senso, rendere una camera accessibile, bella e confortevole è stata la nuova sfida portata a termine da Fas Italia. Nasce così la Camera Easy, la nostra camera che associa funzionalità a un’estetica vincente e per la quale abbiamo depositato la domanda di brevetto di design (n.402018000003363).
La Camera Easy è stata pensata per essere utilizzata da tutti, senza far sentire nessuno fuori posto. Questa tipologia di camera, infatti, è indicata sia per accogliere l’ospite con capacità motoria ridotta, che troverà tutto all’altezza giusta e, allo stesso tempo, anche gli altri ospiti che si troveranno a tutti gli effetti in una camera comune, ma speciale per quanto riguarda comfort e design.
La normativa attualmente in vigore (D.M. 236/89) non fornisce per la camera specifiche indicazioni in merito alla progettazione dell’arredo ma per le attività ricettive richiede solo il requisito di visitabilità.
Nel dettaglio in base all’articolo 5.3 il requisito si intende esaudito se si verificano le seguenti condizioni: “nelle unità immobiliari sedi di attività ricettive il requisito della visitabilità si intende soddisfatto se tutte le parti e servizi comuni ed un numero di stanze e di zone all’aperto destinate al soggiorno temporaneo determinato in base alle disposizioni di cui all’art. 5, sono accessibili”.
Le camere d’albergo e i relativi Accessori bagni disabili a persone con mobilità ridotta devono avere spazi di manovra che permettono un uso agevole dei vari arredi e suppellettili. Tutto questo molto spesso sacrifica l’aspetto estetico e rende la camera scomoda o meno accogliente.
La Camera Easy ridisegna i format tradizionali delle stanze d’albergo per offrire agli ospiti con disabilità uno spazio in cui si possano muovere in tutta sicurezza. In tal senso, abbiamo depositato la domanda di brevetto di questo nuovo e affascinante progetto, destinato a rivoluzionare il concetto di camera accessibile.
La Camera Easy è destinata per stupire l’ospite dato che non sacrifichiamo l’aspetto estetico e il design degli arredi. Questi ultimi, infatti, contribuiscono ad aumentare la percezione di comfort nell’ospite. In più, la Camera Easy rispecchia i requisiti di funzionalità che sono necessari per rendere lo spazio fruibile in assoluta tranquillità.
Ripensare l’accoglienza in camera, attraverso soluzioni versatili, e allo stesso tempo che sappiamo coniugare le esigenze di qualsiasi tipologia di ospite è sempre stata uno degli obiettivi primari di Fas Italia. La Camera Easy, la camera accessibile per Hotel rappresenterà per gli albergatori una possibilità per rendere gli ambienti fruibili in maniera democratica a qualsiasi tipo di ospite.