Al momento non esiste un sistema che sia universalmente accettato, all’interno del settore ricettivo, che comunichi l’ecosostenibilità di una struttura ricettiva. Tuttavia, non è un titolo di cui qualsiasi struttura può fregiarsi senza averne diritto.
Bisogna tener presente che il Global Sustainable Tourism Council o GSTC, l’organo preposto alla gestione degli standard globali per il viaggio e il turismo sostenibile, ha creato una serie di indicatori e di norme che crei un’univocità di informazione e di comportamenti da attuare per essere un hotel afferente al circuito delle strutture ricettive ecosostenibili.
I criteri di sostenibilità proposti dal GSTC si sviluppano attorno a tre concetti fondamenti, tra cui:
• la pianificazione efficace della sostenibilità;
• la massimizzazione dei benefici sociali ed economici per la comunità locale e minimizzazione degli eventuali impatti negativi derivati dall’attività svolta;
• l’accrescimento del patrimonio culturale, massimizzando i benefici su di esso e minimizzandone i possibili impatti negativi;
Tali criteri vengono aggiornati con una frequenza che varia dai 3 ai 5 anni, così da variare in base alle nuove esigenze del mercato, al lancio di nuove tecnologie e prodotti che possono aumentare la sostenibilità del business ricettivo.
Le finalità dei criteri proposti dal GTSC sono diverse, in primo luogo c’è l’esigenza, da parte della struttura ricettiva di entrare a far parte di un circuito certificato, che possa attestare quali passi avanti sono stati fatti e quali fare, nel corso del tempo, non solo per rimanere competitivo, ma per costruire un modello di business effettivamente sostenibile.
I criteri sono stati elaborati per aziende di qualsiasi dimensione. Piccolo albergo di campagna o grande catena presente in una metropoli, il concetto di base è sempre quello di valorizzare la propria offerta in maniera contestualizzata, senza dimenticare il territorio di appartenenza.
Il percorso, pertanto, è flessibile e non uguale per tutte le strutture, perché ritagliato in base alle esigenze specifiche di ciascun albergatore, mentre il risultato finale è comune ed è, come finora abbiamo affermato, un modello di ospitalità sostenibile, in cui sono armonizzate le diverse istanze sociali, economiche e ambientali.
Allo stesso tempo il rispetto dei criteri GTSC consente anche l’accesso facilitato all’interno di un mercato sempre più ampio e variegato, in cui il protagonista e il consumatore o, in questo caso, il viaggiatore sono sempre più alla ricerca di alberghi e B&B che rispondano ai requisiti di ecosostenibilità.
Ci si pone l’obiettivo di guidare: i consumatori nell’identificare le aziende e i programmi turistici sostenibili, i player di settore nell’individuare dei partner con cui condividere e costruire un percorso ricettivo volto alla valorizzazione del proprio territorio e delle potenzialità in esso espresse.
La certificazione GSTC è fornita da enti parti terze accreditati, presenti in ogni parte del mondo. Il compito di questi enti, una volta interpellati, è quella di elaborare un audit che evidenzi quali sono i passaggi indispensabili da fare per qualificarsi come struttura ecosostenibile.
Lo sviluppo di nuove tecnologie consente di ottenere performance migliori e di risparmiare sui consumi energetici. Nuovi materiali offrono miglior potere isolante, così come interventi di restauro piuttosto che di sostituzione possono, laddove possibile, far risparmiare in termini di produzione e smaltimento dei rifiuti.
È indispensabile, quindi, essere sempre aggiornati e aggiornare la propria struttura ricettiva in maniera tale da poter essere sempre competitivi all’interno del mercato in termini di ecosostenibilità.